Alla fine del concerto Antonello Salis e il mandolista Mauro Palmas avevano le dita paralizzate dal freddo… ma ai piedi del Nuraghe Nolza, con una vista (potenziale) aperta su mezza Sardegna, la temperatura percepita era quella incandescente della musica, e delle splendide immagini raccolte da Gianfranco Cabiddu per il suo “Sonos ‘e Memoria”, un viaggio virtuale nella Sardegna di mezzo secolo fa. Nel video una sintesi della serata con la testimonianza di Gianfranco Cabiddu.
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